Bookmaker esteri guadagnano e in gestori dei Ctd pagano per loro........


cliente sorpresoLa normativa in materie di scommesse incomincia a dare i propri frutti. Al di là dell liceità ad operare sul territorio Italiano da parte dei bookmaker europei, viene colpito il mancato versamento delle imposte.              La Compagnia della Guardia di Finanza di Termini Imerese (Palermo) ha scoperto un'ingente evasione fiscale posta in essere da una sala giochi di Caccamo (PA) che esercitava l'attività di raccolta scommesse su eventi sportivi attraverso un sito estero riconducibile ad una società registrata in Austria, già iscritto tra i siti inibiti dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, nonché privo delle previste autorizzazioni di Pubblica Sicurezza.
Dopo la denuncia di quest'ultimo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese per la raccolta illecita di scommesse ed il sequestro di 10 postazioni telematiche composte da processore, monitor, mouse e tastiera e di 1 stampante termica, sono stati avviati i necessari controlli fiscali per verificare se il titolare avesse dichiarato i guadagni dell'attività ai fini delle imposte sui reddito ed avesse assoggettato la raccolta di scommesse all'imposta unica sui concorsi prevista per legge.
La verifica fiscale ha confermato quanto rilevato preliminarmente dai finanzieri dalle banche dati in uso al Corpo e cioè che il titolare non aveva mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, risultando quindi essere evasore totale perché di fatto sconosciuto al fisco, ed ha permesso di ricostruire un ammontare di proventi ottenuti dall'illecita attività di raccolta abusiva di scommesse per oltre 1 milione di euro, sottratti a tassazione dal responsabile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), segnalati all'Agenzia delle Entrate per il concreto recupero delle imposte evase.
Sulla base della raccolta medie delle scommesse legali effettuate in provincia, è stato poi determinato, secondo un metodo previsto dalla legge, l'ammontare del mancato pagamento dell'imposta unica sulle scommesse, risultato pari a 50.000 euro, anch'essa segnalata all'Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione.
Il titolare, quindi, è stato denunciato per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e per occultamento di scritture contabili.

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